In tutti i settori del commercio essere in possesso di un
marchio (brand) significa avere un valore aggiunto ad un prodotto o ad un servizio. Questo può significare avere un vantaggio sia sul prezzo (di solito i prodotti di marca, a parità di qualità, costano di più) che sulle vendite (i prodotti di marca vendono di più). Il motivo è sicuramente la presenza, nei consumatori, di uno
stato mentale che induce ad associare un determinato prodotto ad un marchio ben preciso (cosa vi viene in mente se pensate alle bibite gassate, ai film d'animazione o ad un hamburger?).
Il
Branding (o
Brand Management) può essere definito come l'utilizzo, lo studio e/o l'applicazione di determinate tecniche di
marketing per la creazione, la gestione e lo sviluppo di un marchio.
Se, in passato, questi processi hanno
https://experience.tripster.ru/experience/Saint_Petersburg/39373-shokoladnaya-fabrika/ portato all'affermazione sul mercato di centinaia di corporation e dei loro marchi oggi non è più così. Possiamo infatti dire, con una certa sicurezza, che
non basta più un marchio per determinare il successo o meno di un prodotto/servizio. Non possono più appiopparci l'ultimo dei prodotti (in fatto di qualità e utilità) ed aspettarsi che noi correremo ad acquistarlo solo perché è marcato con un determinato nome. Il dominio del logo e delle grandi multinazionali sta scemando.
Non voglio dire con questo che le grandi aziende scompariranno,
il potere di marchi è forte e, anche se logoro, è fisso nella mente di miliardi di persone. Contemporaneamente, con le nuove tecnologie di comunicazione, stiamo assistendo alla
nascita di tantissimi piccoli brand. Anche un blogger con un discreto numero di "seguaci" e con la minima conoscenza marketing può creare una tendenza, che potrebbe facilmente sfociare con la nascita di un nuovo marchio.
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